Il trauma dell’hamstring è al giorno d’oggi oramai un traumatismo molto comune soprattutto negli sportivi come i runners. Quando si corre, avviene un alternarsi dell’allungamento e dell’accorciamento del muscolo, che permette un movimento efficiente dell’arto inferiore. L’Hamstring lavora duramente durante la fase d’”oscillazione”, swing, (quando il vostro piede è non appoggiato a terra) del ciclo della corsa. L’Hamstring lavora eccentricamente per controllare il movimento del ginocchio e per fornire energia elastica al muscolo. Quando il vostro piede colpisce il suolo durante la corsa, l’Hamstring lavora concentricamente con una liberazione d’energia accumulata. L’Hamstring si contrae per stabilizzare l’articolazione del ginocchio, per estendere la vostra anca e, con il quadricipite, per assorbire forze verticali di 3.5 – 4.5 volte il peso del corpo attraverso la gamba d’appoggio. I traumi all’Hamstring sono le lesioni più comuni del tessuto soffice della coscia.
Per capire la ragione del trauma, bisogna pensare che durante la corsa questo muscolo continua ad accorciarsi ed allungarsi. Ciò avviene soprattutto nella fase di oscillazione, quando cioè il ginocchio appunto oscilla; l’hamstring è il muscolo preposto all’oscillazione ed è quindi sempre in azione. Pensate che esso deve assorbire una forza verticale che supera il peso corporeo anche di 4 volte. Se pesate, ad esempio, 80 kili, l’hamstring assorbe una forza di oltre 300 kili. E questo tutte le volte in cui, durante la corsa, il piede tocca terra!
Poiché il trauma dell’hamstring è provocato da molti fattori, la cosa migliore da fare è di tenere sempre in mente la “lista dei disturbi” che riportiamo qui sotto. Se uno o più di queste disfunzioni biomeccaniche compaiono durante la corsa, è necessario fermarsi e comprendere come risolvere la disfunzione stessa. Insistere nel praticare attività sportive in queste condizioni non potrà che aumentare le possibilità di incorrere nel trauma.
– mancanza di coordinazione nel movimento degli arti inferiori
– rigidezza delle articolazioni, in particolar modo di quella sacro-iliaca o lombare
– postura errata a causa di una intensa tensione muscolare
– errato appoggio del piede a terra, a causa ad esempio di una pronazione o di una supinazione che potrebbe essere ritardata od eccessiva
– eccessivo sforzo muscolare a causa di iper allenamento (ad esempio percorrendo una distanza troppo lunga o percorrendo una distanza “normale” in tempi eccessivamente brevi)
– assenza o inadeguatezza del riscaldamento muscolare.
I sintomi dello stiramento includono dolore, spasmo muscolare, gonfiore e inibizione del movimento. La causa potrebbe essere dovuta ad un cattivo appoggio dei piedi e di conseguenza ad una errata postura. Molto utile ai fini della risoluzione della patologia, una visita specialistica podologica, biomeccanica e posturale in una centro specializzato.