Quando rivolgersi ad un posturologo

Quando si presentano tutte quelle problematiche (piede piatto, piede cavo, scoliosi, ernia del disco, dita a martello, callosità, emicrania, distorsioni, cervicalgie, lombalgie, tendiniti, entesiti, periostite, coxalgie, sindrome femoro-rotulea, pubalgia, sindrome bandelletta ileo-tibiale, scapulalgia, lombosciatalgia, sperone calcaneare, gonalgia, podalgia, metatarsalgia, alluce valgo,  protusione discale, ernie discali, fratture da stress, sesamoidite, ecc…) in cui si vuole ricercare la vera origine del malessere, che comporta una diminuzione della qualità della vita. Uno squilibrio della postura è un disturbo più frequente di quanto si creda, ma all’inizio in genere è asintomatico. Successivamente lo squilibrio posturale può dare l’avvio a patologie estremamente dolorose.

Una visita posturale serve prevalentemente per valutare  il grado di funzione o disfunzione dei vari sottosistemi recettoriali che concorrono al determinismo dell’omeostasi posturale ovvero all’equilibrio dinamico del sistema locomotore ed artromiofasciale nel dominio degli assetti spaziali (cinematica) o in quello delle forze (dominio cinetico) sia in condizioni di quiete che di moto e ciò ai fini della prevenzione o del ripristino delle condizioni ottimali perdute (eucinetica, eucinematica, eutonia, eutimia). La posturopatia, infatti, si manifesta fondamentalmente in quadri caratterizzati da segni e sintomi disfunzionali: i segni possono essere disallineamenti corporei, rumori  e dimorfismi articolari, limitazioni–blocchi dei movimenti o ipermobilità, i sintomi prevalentemente dolori artroneuromiofasciali,  disturbi neurovegetativi, alterazioni del sonno e del tono dell’umore, instabilità e disabilità statiche e motorie nelle attività specie e individuo specifiche, alterazioni comportamentali, cognitive e relazionali.

Ci si affida, quindi, ad uno scrupoloso e “qualificato” Posturologo che sappia identificare e risolvere la problematica posturale. Molte sono le armi nelle mani del “bravo” posturologo che attraverso una visita specialistica e con l’ausilio di apparecchiature elettroniche può far ritornare il buon umore oltre che riprendere, nei pazienti sportivi, l’attività sportiva al 100% ottimizzando la performance. Il Posturologo, nel momento in cui va a valutare e ad intervenire sul paziente considera oltre che gli aspetti posturali generali e lavorativi, anche gli aspetti socio-culturali e psicologici specifici per ogni persona, con il fine ultimo di intervenire non solo sui sintomi ma anche sulla causa che ha portato il paziente a recarsi dallo specialista.

Esistono, inoltre, apparecchiature tecnologicamente all’avanguardia ed esami specialistici (esame baropodometrico, esame stabilometrico, esame morfologico, bio postural test, esame con solette elettroniche) che ottimizzano la scrupolosa valutazione clinica dello specialista Posturologo.

La posturologia si presenta pertanto come una branca trasversale della moderna medicina,con solide basi di neurofisiologia, biomeccanica ed ergonomia. Si è sviluppata, negli ultimi anni, una scuola italiana di posturologia clinica, sicuramente unica ed all’avanguardia, che ha saputo codificare un metodo di diagnosi e terapia che riesce a garantire ottimi risultati nelle patologie funzionali. Questa  posturologia, inoltre, non è medicina complementare o alternativa. Questa posturologia è LA  MEDICINA tra le più ortodosse, guidata da un rigore scientifico assoluto, ma contemporaneamente aperta alla verifica di qualsiasi presupposto teorico che possa aiutare nella comprensione di fenomeni clinici comunque presenti con alta incidenza statistica.

E’ importante, in questo mondo ricco di tanti “cialtroni”, imporre al vostro Posturologo di farvi visionare il proprio “titolo universitario abilitante”, che solitamente dovrebbe essere  esposto. Molti “fantomatici” personaggi fingono di essere specialisti in Posturologia…fate attenzione!!!