Alluce valgo

L’alluce valgo o più comunemente definita “cipolla” è una delle patologie più diffuse a carico del piede soprattutto nei soggetti di sesso femminile. E’ caratterizzato da una deformità del primo dito (l’alluce) che comporta una deviazione laterale della falange, con lussazione dei sesamoidi e con conseguente formazione di una bozzetta lateralmente (esostosi). In genere, questa deformità è accompagnata da una tumefazione dolente della parte interna del piede, la cosiddetta “cipolla”, che altro non è che una forma di borsite, cioè di infiammazione da sfregamento con la calzatura con relativo dolore ed impossibilità a calzare le scarpe e a camminare. Le misurazioni angolari dell’ alluce valgo su radiografia eseguita con pz in piedi sono utili per definire la gravità dell’alluce valgo. L’angolo di valgismo dell’alluce è formato dall’intersezione dell’asse longitudinale della falange prossimale e il primo metatarso. Un angolo di valgismo inferiore ai 15 gradi è considerato normale. L’angolo intermetatarsale tra il I e il II metatarso è formato dall’intersezione dell’asse longitudinale del primo e II metatarso, e un angolo inferiore ai 9 gradi è da considerarsi normale. Sulla base di queste due misurazioni è stato elaborato uno schema generale di classificazione per l’alluce valgo. Esso è utile per definire l’alluce valgo lieve, moderato e grave. Un alluce valgo lieve si caratterizza per un angolo di valgismo minore di 20 gradi e un angolo I-II metatarso di 11 gradi o meno. La sublussazione dei sesamoidi, valutata su un radiogramma in AP è inferiore al 50%. Una deformità moderata si caratterizza per un angolo di valgismo compreso tra i 20 e i 40 gradi, un angolo I-II metatarso inferiore ai 16 gradi e una lussazione del sesamoide laterale tra il 50 e il 70%. Una deformità grave, si caratteriza per un angolo di valgismo superiore ai 40 gradi, un angolo I-II metatarso di 16 gradi o più, e più del 75% di sublussazione del sesamoide laterale.

A lungo andare, lo squilibrio prodotto nell’assetto del piede dallo spostamento dell’alluce può portare a lesioni ossee e articolari, a ipercheratosi (callosità) dolenti e ad ulcerazioni nella parte anteriore del piede (avampiede) a livello delle teste metatarsali tali da provocare un dolore cosi intenso da impedire l’uso di calzature o, nei casi più gravi, l’appoggio del piede. La deformità dell’alluce in valgismo si associa spesso al piede piatto, in quanto la ridotta curvatura della volta plantare porta a sovraccaricare in modo esagerato la parte anteriore del piede, e può causare anche deformità al secondo e terzo dito, definiti poi “a martello”, arrivando persino ad avere gravi ripercussioni sulle ginocchia, sulle anche e sulla colonna vertebrale tali da comportare delle vere e proprie ripercussioni posturali che possono portare col tempo a disfunzioni posturali più complesse (scoliosi,  ipercifosi, iperlordosi, lombalgia, lombosciatalgia ecc…).. Chi maggiormente soffre di alluce valgo è la donna (colpita dieci volte più dell’uomo), in genere di età matura o senile, soprattutto se vi sono casi di familiarità; l’utilizzo di calzature a piata stretta e tacchi alti ne facilita l’incidenza. Molto spesso  l’alluce valgo può essere accompagnato oppure portare nel tempoa  dolore a livello dell’avampiede a carico dei metatarsi (metatarsalgia).

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