La metatarsalgia è uno stato doloroso del piede che colpisce le teste dei metatarsi ed è provocata dalla compressione del nervo plantare digitale o da problemi di sovraccarico in presenza di avampiede rotondo e convesso. Da un punto di vista anatomico, l’avampiede rotondo e problemi ai legamenti dei metatarsi favoriscono le compressioni del nervo plantare digitale. In questi casi possono comparire anche neuromi e artrosi a carico dei metatarsi e delle falangi.
La metatarsalgia provoca bruciori oppure forti dolori intermittenti; la funzionalità e la sensibilità di avampiede e dita è ridotta e, nella fase acuta, risulta impossibile correre. Ma non è solo una cattiva postura a creare questo tipo di problemi, esistono anche persone che hanno difetti congeniti a livello dell’avampiede, quali una diversa forma del piede o metatarsi più inclinati o di lunghezza diversa tra loro o semplicemnte può essere dovutra alla presenza di alluce valgo, dita a martello o a griffe. Anche le malattie articolari hanno la loro importanza in questa situazione: molti si recano dallo specialista lamentando fastidi riconducibili alla metatarsite, ma le cause scatenanti possono essere anche particolari forme di artrosi, artrite deformante e addirittura malattie vascolari e metaboliche.
Come ci si accorge di soffrire di metatarsalgia? Innanzitutto insorge un dolore che può essere alternante, continuo e nella maggior parte dei casi può aumentare quando si cammina e si poggia il piede a terra. Spesso, proprio a causa del fastidio, vengono assunte posizioni che sembrano più comode per non poggiare troppo l’avampiede, col rischio di creare danni anche peggiori sia a carico del piede sano sia a carico della colonna vertebrale.